(English) Plaque devoted to Quintino Sella, minister of Finances during the Reign of Italy. Born in the province of Biella in 1827, was an hydraulic engineer, specialized in mineralogy. In 1860 he began his activities in politics as deputy in the new italian parliament, where he acted for balancing of the Reign accounts, and operated to complete the Italy unification with the Take of Rome, in 1870.
To pursuit the break even, reached in 1876, he followed a strictly politic made of privatizations, cubacks and new taxes, the most notorious, the "grist tax".
He was also an alpinist enthusiast, so many mountain huts are named in is honour.
Maybe today Quintino Sella, and the grist tax are forgotten for mosts.
But Quintino Sella's desk, in the latest years, has found a small notoriety. Its story starts in July 2001, when the new Minister Giulio Tremonti declared that he will pursuit the break even with measures like privatiziations. With an hyperbole he said that the only thing of italian state that he will not sell was the "Quintino Sella's desk" (La Scrivania di Quintino Sella - Corriere della Sera, 12 July 2001). Also, in the interview with italian main newsbreak, he also said furher that if will not achieve the break even in 2003, he will "ceases to occupy the notorious desk", or rather, he will resign.
Later, in 2005, Soru, Region of Sardinia president, for a question about found transfers from central administration to the region that he administrate, declared at newspapers (with another hyperbole), that if the question will not resolved (and the founds transferred) he will proceed even for a foreclosure on Minister of Finances, Sella's desk included.
Now, in 2008, Tremonti, Soru, and, obiovously, Quintino Sella's desk, are all at the same place.
The plaque, placed in 1886, two years after Quintino Sella death, is placed in Via Nazionale 230, and it's realized in the typical style of the plaques placed by the new rome administration during the 1870s and the 1880s:letter engraveds in black on a plate of white marble, with a frame a grey marble.
The plaque is not well preserved, blackened due the smog.
Not distant from here, in Minister of Finance railing on Via Cernaia, there is small monument devoted to Sella.
Here a translation of the plaque inscription:
To pursuit the break even, reached in 1876, he followed a strictly politic made of privatizations, cubacks and new taxes, the most notorious, the "grist tax".
He was also an alpinist enthusiast, so many mountain huts are named in is honour.
Maybe today Quintino Sella, and the grist tax are forgotten for mosts.
But Quintino Sella's desk, in the latest years, has found a small notoriety. Its story starts in July 2001, when the new Minister Giulio Tremonti declared that he will pursuit the break even with measures like privatiziations. With an hyperbole he said that the only thing of italian state that he will not sell was the "Quintino Sella's desk" (La Scrivania di Quintino Sella - Corriere della Sera, 12 July 2001). Also, in the interview with italian main newsbreak, he also said furher that if will not achieve the break even in 2003, he will "ceases to occupy the notorious desk", or rather, he will resign.
Later, in 2005, Soru, Region of Sardinia president, for a question about found transfers from central administration to the region that he administrate, declared at newspapers (with another hyperbole), that if the question will not resolved (and the founds transferred) he will proceed even for a foreclosure on Minister of Finances, Sella's desk included.
Now, in 2008, Tremonti, Soru, and, obiovously, Quintino Sella's desk, are all at the same place.
The plaque, placed in 1886, two years after Quintino Sella death, is placed in Via Nazionale 230, and it's realized in the typical style of the plaques placed by the new rome administration during the 1870s and the 1880s:letter engraveds in black on a plate of white marble, with a frame a grey marble.
The plaque is not well preserved, blackened due the smog.
Not distant from here, in Minister of Finance railing on Via Cernaia, there is small monument devoted to Sella.
Here a translation of the plaque inscription:
QUINTINO SELLA
MINISTER OF KING VITTORIO EMANUELE II
PRINCIPAL ADVISER
THAT THE NATIONAL FORCES LIBERATE
IN THE SEPTEMBER 1870
THE CAPITAL OF ITALY
DEPUTY IN PARLIAMENT, PRESIDENT OF THE LINCEI (ACADEMY)
PROMOTING THE NEW GREATNESS OF ROME
AND THE SCIENCES DEVELOPEMENT
LIVED IN THIS HOUSE FOR TEN YEARS
_________
S.P.Q.R. 1886
-
MINISTER OF KING VITTORIO EMANUELE II
PRINCIPAL ADVISER
THAT THE NATIONAL FORCES LIBERATE
IN THE SEPTEMBER 1870
THE CAPITAL OF ITALY
DEPUTY IN PARLIAMENT, PRESIDENT OF THE LINCEI (ACADEMY)
PROMOTING THE NEW GREATNESS OF ROME
AND THE SCIENCES DEVELOPEMENT
LIVED IN THIS HOUSE FOR TEN YEARS
_________
S.P.Q.R. 1886
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(Italiano) Targa in memoria di Quintino Sella, ministro delle finanze del Regno d'Italia. Nato nella provincia di Biella nel 1827, era un ingegnere idraulico specializzato in mineralogia. Nel 1860 iniziò la sua attività politica come deputato nel nuovo parlamento italiano. Qui si adoperò per il raggiungimento del pareggio del bilancio, e per completare l'unificazione italiana con la presa di Roma nel 1870.
Per ottenere il pareggio di bilancio, raggiunto nel 1876, perseguì una severa politica finanziaria, fatta di privatizzazioni, tagli e nuove tasse, come la famigerata "tassa sul macinato".
Fu anche un appassionato di alpinismo, tanto che oggi molti rifugi sono intitolati in suo onore.
Forse oggi Quintino Sella, e la tassa sul macinato, sono dimenticati ai più. Ma la sua scrivania ha ottenuto, negli ultimi anni una piccola notorietà. Questa storia inizia nel luglio 2001, quando il nuovo ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, dichiarò che si sarebbe operato per il pareggio di bilancio con misure come le privatizzazioni. Con un'iperbole disse che l'unica proprietà statale che non avrebbe venduto sarebbe stata la "scrivania di Quintino Sella" (La Scrivania di Quintino Sella - Corriere della Sera, 12 luglio 2001). Inoltre, nell'intervista con il principale notiziario italiano aggiunse che se non avesse raggiunto il pareggio nel 2003, egli "avrebbe lasciato quella scrivania", ovvero, si sarebbe dimesso.
Successivamente, nel 2005, Soru, presidente della regione Sardegna, in merito ad una questione di trasferimento di fondi dall'amministrazione centrale alla regione da lui amministrata, dichiarò ai giornali (altra iperbole) che se il contenzioso non si fosse risolto (ed i fondi trasferiti) avrebbe richiesto un pignoramento al Ministero delle finanze, scrivania di Sella inclusa.
Oggi, nel 2008, Tremonti, Soru, ed, ovviamente, la scrivania di Sella, sono ancora tutti allo stesso posto.
La lapide, posta nel 1886, due anni dopo la morte di Sella, è situata in Via Nazionale 230, ed è realizzata con il tipico stile delle targhe poste dalla nuova amministrazione capitolina tra gli anni'70 ed '80 dell'Ottocento: lettere nere su una lastra di marmo bianco, con una cornice di marmo grigio. La lapide non è ben conservata, ingrigita dallo smog.
Non distante da qui, presso la cancellata del Minstero delle Finanze in Via Cernaia, c'è un piccolo monumento dedicato a Sella.
Per ottenere il pareggio di bilancio, raggiunto nel 1876, perseguì una severa politica finanziaria, fatta di privatizzazioni, tagli e nuove tasse, come la famigerata "tassa sul macinato".
Fu anche un appassionato di alpinismo, tanto che oggi molti rifugi sono intitolati in suo onore.
Forse oggi Quintino Sella, e la tassa sul macinato, sono dimenticati ai più. Ma la sua scrivania ha ottenuto, negli ultimi anni una piccola notorietà. Questa storia inizia nel luglio 2001, quando il nuovo ministro delle Finanze, Giulio Tremonti, dichiarò che si sarebbe operato per il pareggio di bilancio con misure come le privatizzazioni. Con un'iperbole disse che l'unica proprietà statale che non avrebbe venduto sarebbe stata la "scrivania di Quintino Sella" (La Scrivania di Quintino Sella - Corriere della Sera, 12 luglio 2001). Inoltre, nell'intervista con il principale notiziario italiano aggiunse che se non avesse raggiunto il pareggio nel 2003, egli "avrebbe lasciato quella scrivania", ovvero, si sarebbe dimesso.
Successivamente, nel 2005, Soru, presidente della regione Sardegna, in merito ad una questione di trasferimento di fondi dall'amministrazione centrale alla regione da lui amministrata, dichiarò ai giornali (altra iperbole) che se il contenzioso non si fosse risolto (ed i fondi trasferiti) avrebbe richiesto un pignoramento al Ministero delle finanze, scrivania di Sella inclusa.
Oggi, nel 2008, Tremonti, Soru, ed, ovviamente, la scrivania di Sella, sono ancora tutti allo stesso posto.
La lapide, posta nel 1886, due anni dopo la morte di Sella, è situata in Via Nazionale 230, ed è realizzata con il tipico stile delle targhe poste dalla nuova amministrazione capitolina tra gli anni'70 ed '80 dell'Ottocento: lettere nere su una lastra di marmo bianco, con una cornice di marmo grigio. La lapide non è ben conservata, ingrigita dallo smog.
Non distante da qui, presso la cancellata del Minstero delle Finanze in Via Cernaia, c'è un piccolo monumento dedicato a Sella.
QVINTINO SELLA
MINISTRO DEL RE VITTORIO EMANVELE II
CONSIGLIATORE PRECIPVO
CHE LE ARMI NAZIONALI LIBERASSERO
NEL SETTEMBRE MDCCCLXX
LA CAPITALE D'ITALIA
DEPVTATO IN PARLAMENTO PRESIDENTE DEI LINCEI
PROMOVENDO LA NVOVA GRANDEZZA DI ROMA
E L'INCREMENTO DELLE SCIENZE
ABITÒ PER DIECI ANNI QVESTA CASA
_________
S.P.Q.R. MDCCCLXXXVI
MINISTRO DEL RE VITTORIO EMANVELE II
CONSIGLIATORE PRECIPVO
CHE LE ARMI NAZIONALI LIBERASSERO
NEL SETTEMBRE MDCCCLXX
LA CAPITALE D'ITALIA
DEPVTATO IN PARLAMENTO PRESIDENTE DEI LINCEI
PROMOVENDO LA NVOVA GRANDEZZA DI ROMA
E L'INCREMENTO DELLE SCIENZE
ABITÒ PER DIECI ANNI QVESTA CASA
_________
S.P.Q.R. MDCCCLXXXVI
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